Un musicista di New York (Fonda) è arrestato per sbaglio come autore di una rapina a mano armata. Tutte le apparenze gli sono contrarie. E' tratto da una storia vera. La scrupolosità di Hitchcock nel rappresentarla è forse conseguenza della voglia del regista di dimostrare quanto la vita reale sia governata dal caso, al pari delle storie di finzione girate fino ad allora. La prima metà è di elevatissima fattura, grazie all'efficace scelta di seguire da presso il personaggio interpretato da Henry Fonda (perfetto). Ci si ritrova a condividerne la scalpore per la paradossalità della vicenda e il grado di empatia è considerevole (tanti primi piani, dettagli, soggettive). Poi però, al momento di sciogliere i nodi del racconto, subentra una noiosa fase processuale che sgonfia il pathos. Peccato.
Voto: ***