Autore Topic: De Laurentiis Aurelio  (Letto 2497473 volte)  Share 

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Online luka7

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21580 il: 05 Agosto, 2018, 14:18:03 pm »
Amico caro, andremo comunque in Champions e ci faremo qualche magica notte europea, quindi verrà etichettato come stagione di transizione verso qualcosa che si rivelerà essere un'altra transizione. L'anno prossimo vende Koulibaly e compra Belotti (che avrà segnato più di 20 gol in A) a 95 milioni, facendo una mezza trastola con Cairo, la curiosità aumenta, si torna a sognare perché per il popolo il Gallo sarà diventato un top e lui manda avanti la giostra.

Questo qua in due mercati invernali con un Napoli due volte campione d'inverno e con lacune enormi a centrocampo la prima e in attacco la seconda, se n'è uscito con Grassi, Regini, Machach e Milic, cosa che ha influito tantissimo sul risultato finale. Cos'è successo ? Niente.
Non ha detto mezza parola mentre ci rubavano lo scudetto l'anno scorso, per poi mettersi a fare le pagliacciate populiste a risultato raggiunto, chè lui è uomo di potere e sa quando e come aprire la bocca.

Siamo arrivati quinti con Benitez dopo un mercato inesistente, l'anno dopo ripropose la stessa squadra con in più Allan, Hysaj e Reina, che è successo ? Niente.

L'importante è non fare ammissioni di colpa o responsabilità. Non deprimere la piazza a tal punto che il consumatore del Napoli calcio non spende più.

La giostra potrà essere fermata solo quando dal basso la gente riuscirà a imporsi che se deve stagnare e non competere allora tanto vale non avere il calcio a Napoli, che è esattamente la pretesa dei tifosi della Juventus verso la propria squadra.
Ma finché qua si continua a parlare di fatturato come una cosa imposta da qualche divinità, che cresce sugli alberi o cose così, di che cazz' vuò arraggiunà.

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è successo che non hai vinto lo scudetto perchè sarri non ha fatto turnover, ha abbandonato le coppe e fatto 91 punti per soddisfazione personale.

Offline Ciùcciuettola

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21581 il: 05 Agosto, 2018, 15:23:19 pm »
Amico caro, andremo comunque in Champions e ci faremo qualche magica notte europea, quindi verrà etichettato come stagione di transizione verso qualcosa che si rivelerà essere un'altra transizione. L'anno prossimo vende Koulibaly e compra Belotti (che avrà segnato più di 20 gol in A) a 95 milioni, facendo una mezza trastola con Cairo, la curiosità aumenta, si torna a sognare perché per il popolo il Gallo sarà diventato un top e lui manda avanti la giostra.

Questo qua in due mercati invernali con un Napoli due volte campione d'inverno e con lacune enormi a centrocampo la prima e in attacco la seconda, se n'è uscito con Grassi, Regini, Machach e Milic, cosa che ha influito tantissimo sul risultato finale. Cos'è successo ? Niente.
Non ha detto mezza parola mentre ci rubavano lo scudetto l'anno scorso, per poi mettersi a fare le pagliacciate populiste a risultato raggiunto, chè lui è uomo di potere e sa quando e come aprire la bocca.

Siamo arrivati quinti con Benitez dopo un mercato inesistente, l'anno dopo ripropose la stessa squadra con in più Allan, Hysaj e Reina, che è successo ? Niente.

L'importante è non fare ammissioni di colpa o responsabilità. Non deprimere la piazza a tal punto che il consumatore del Napoli calcio non spende più.

La giostra potrà essere fermata solo quando dal basso la gente riuscirà a imporsi che se deve stagnare e non competere allora tanto vale non avere il calcio a Napoli, che è esattamente la pretesa dei tifosi della Juventus verso la propria squadra.
Ma finché qua si continua a parlare di fatturato come una cosa imposta da qualche divinità, che cresce sugli alberi o cose così, di che cazz' vuò arraggiunà.

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Per me sto discorso vale fin quando non hai competitor, fin quando le carte in mano le tieni solo tu, ma se come pare determinate realtà importanti del passato tornano a crescere e parlo di Milan e Inter e malauguratamente una Roma ti ingarra la stagione della vita, mentre tu non hai messo una scopa dal punto di vista tecnico, perché hai fatto il pidocchio menando Hamsik playmaker e puntando su Inglese e Milik, la giostra potrebbe fermarsi molto prima se a inizio stagione parli di scudetto e con Ancelotti in panchina finisci quinto
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline noel

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21582 il: 05 Agosto, 2018, 15:25:45 pm »
Deve morire soffrendo.
Sono disposto a tutto pur di non vederlo mai più come presidente della squadra che tifo.
Aspetto che la bari torni in serie A e quello potrebbe essere il momento buono per vendere.
Speriamo sia il figlio a farlo, lui deve sparire molto prima dal pianeta terra.

Online Capetiello

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Offline FistingTopo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21584 il: 05 Agosto, 2018, 17:58:27 pm »
A me una volta tanto piacerebbe che quest'uomo ci mettesse la faccia quando le cose vanno male ... invece mai .... prende, se ne scappa a hollywudzs, dove molto probabilmente è alla stregua di un turista che nessuno si caca  di pezza. Ricordo il secondo anno di Benitez, silenzio assoluto da questo schifoso, non parlava mai, e alla fine tutta la colpa era di Benitez, che lui stesso poi avrebbe voluto anche riconfermare.
Una volta che ci mettesse la faccia questo schifoso, una volta ........

Offline eltalisman

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De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21585 il: 05 Agosto, 2018, 21:06:07 pm »
Comunque secondo me non è nemmeno tutto questo grande imprenditore. È semplicemente furbo, questo sicuramente.

Ma in 15 anni non è stato cazzo nemmeno di dotare questa squadra di una struttura societaria degna di questo nome.

Anche il Catania e il Chievo hanno un centro sportivo. Il venezia, l'udinese, il frosinone e il Cagliari uno stadio di proprietà. (pronto o in costruzione).

E non ho citato la juve o le milanesi, ma squadre infinitamente più piccole della nostra.

Praticamente è riuscito a sfruttare il bacino di utenza della squadra per arrivare al massimo raggiungibile senza uno straccio di progetto per crescere ancora. Ad oggi mi spiegate come il Napoli possa arrivare a 250 (non ho detto 500 come la juve) mln di fatturato escluse le plusvalenze?
Quali sono i progetti a lungo termine? Chi è che in società si occupa della crescita dei ricavi?
Quando la finiremo di tappezzare la maglia di sponsor locali per 2 spicci?

Ripeto, il calciopanettone. Sempre la stessa salsa...
E se non cambia la rotta rischiamo di fare la fine della sua casa cinematografica di merda!

Offline umb

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Online Vino a Tavola

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21587 il: 05 Agosto, 2018, 22:35:42 pm »
Comunque secondo me non è nemmeno tutto questo grande imprenditore. È semplicemente furbo, questo sicuramente.

Ma in 15 anni non è stato cazzo nemmeno di dotare questa squadra di una struttura societaria degna di questo nome.

Anche il Catania e il Chievo hanno un centro sportivo. Il venezia, l'udinese, il frosinone e il Cagliari uno stadio di proprietà. (pronto o in costruzione).

E non ho citato la juve o le milanesi, ma squadre infinitamente più piccole della nostra.

Praticamente è riuscito a sfruttare il bacino di utenza della squadra per arrivare al massimo raggiungibile senza uno straccio di progetto per crescere ancora. Ad oggi mi spiegate come il Napoli possa arrivare a 250 (non ho detto 500 come la juve) mln di fatturato escluse le plusvalenze?
Quali sono i progetti a lungo termine? Chi è che in società si occupa della crescita dei ricavi?
Quando la finiremo di tappezzare la maglia di sponsor locali per 2 spicci?

Ripeto, il calciopanettone. Sempre la stessa salsa...
E se non cambia la rotta rischiamo di fare la fine della sua casa cinematografica di merda!
!!!!! :brà:


Offline Ciùcciuettola

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21589 il: 05 Agosto, 2018, 22:46:30 pm »
Comunque secondo me non è nemmeno tutto questo grande imprenditore. È semplicemente furbo, questo sicuramente.

Ma in 15 anni non è stato cazzo nemmeno di dotare questa squadra di una struttura societaria degna di questo nome.

Anche il Catania e il Chievo hanno un centro sportivo. Il venezia, l'udinese, il frosinone e il Cagliari uno stadio di proprietà. (pronto o in costruzione).

E non ho citato la juve o le milanesi, ma squadre infinitamente più piccole della nostra.

Praticamente è riuscito a sfruttare il bacino di utenza della squadra per arrivare al massimo raggiungibile senza uno straccio di progetto per crescere ancora. Ad oggi mi spiegate come il Napoli possa arrivare a 250 (non ho detto 500 come la juve) mln di fatturato escluse le plusvalenze?
Quali sono i progetti a lungo termine? Chi è che in società si occupa della crescita dei ricavi?
Quando la finiremo di tappezzare la maglia di sponsor locali per 2 spicci?

Ripeto, il calciopanettone. Sempre la stessa salsa...
E se non cambia la rotta rischiamo di fare la fine della sua casa cinematografica di merda!

Ma infatti dal punto di vista strettamente imprenditoriale non è proprio nessuno, non ha proprio la cultura d'impresa, o meglio è ancora fermo alla realtà strettamente italiana dell'impresa padronale, one man show. Roba che la SSC Napoli è na salumeria in mano ad un padre padrone. E non è neanche solo questo il punto, io magari posso pure accettare che voglia abboffarsi solo lui, ma che almeno lo facesse con cognizione, cioè oggi il Napoli non è nulla, non ha un centro sportivo, non ha una sede societaria che sia tale, non ha lo stadio, non ha un posto proprio in cui far allenare i ragazzi delle giovanili.
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline Alex88

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21590 il: 05 Agosto, 2018, 23:11:25 pm »
Ma infatti dal punto di vista strettamente imprenditoriale non è proprio nessuno, non ha proprio la cultura d'impresa, o meglio è ancora fermo alla realtà strettamente italiana dell'impresa padronale, one man show. Roba che la SSC Napoli è na salumeria in mano ad un padre padrone. E non è neanche solo questo il punto, io magari posso pure accettare che voglia abboffarsi solo lui, ma che almeno lo facesse con cognizione, cioè oggi il Napoli non è nulla, non ha un centro sportivo, non ha una sede societaria che sia tale, non ha lo stadio, non ha un posto proprio in cui far allenare i ragazzi delle giovanili.
Che poi e' un paradosso, perché ste cose portano piu' soldi, considerati i costi ridotti di ingaggi e cartellini nel 2007/08, doveva muoversi da li a 3 anni.

Offline tony_

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De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21591 il: 05 Agosto, 2018, 23:28:53 pm »
Ma quelli che lo definiscono imprenditore sono i leccapalle alla chiariello e alvino

Per dei jzione di imprenditore, si deve prendere i rischi d'impresa, cosa del tutto aliena al pappone. E non h amai investito sulle strutture societarie, questo nemmeno un pullman ha mai accattato , altro che  centro sportivo, strutture per le giovanili o stadio, che voleva regalato dal comune :rotfl: cosa più volte dette da praticamente tutti qua dentro

È un PRENDITORE, senza il prefisso "im", e lo fa pure una chiavica perché se non fosse per il mazzo scassato che lha sempre contraddistinto da Cavani a sarri (quarta e ultima scelta per l'allenatore del 2015), questo da mo che se ne doveva essere fujuto lui e la filmauro fallita
È il nostro tumore maligno per eccellenza, altro che Maksimovic o hamsik, lo l sappiamo tutti qua dentro

Liberarsi di lui sarà soddisfacente quasi a quando morirà il puttaniere di Arcore : alla morte di quest'ultimo dovremmo tutti scendere in piazza a festeggiare cone bandiere italiane la vittoria del mondiale mente quando crepa il pappone lurido infame bastardo romano di SPACCIMMA dobbiamo scendere a festeggiare la vittoria dello scudetto

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io non ho mai visto un presidente di calcio senza proprio un minimo di passione, questo non ama Napoli ne il Napoli...ama la sua azienda Napoli, non ama i trofei, ama solo i ritorni economici...

Offline Ciùcciuettola

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21592 il: 06 Agosto, 2018, 00:17:45 am »
Che poi e' un paradosso, perché ste cose portano piu' soldi, considerati i costi ridotti di ingaggi e cartellini nel 2007/08, doveva muoversi da li a 3 anni.

Ma infatti sta cosa sarà ciò che porterà il Napoli ad accappottarsi, e ciò che secondo me indurrà De Laurentiis a vendere. Mi piacque l'espressione utilizzata da un utente (che ora mi sfugge) secondo cui il mercato calcistico ha conosciuto una forte inflazione. Quando abbiamo venduto Cavani nel 2013 incassando una cifra vicina ai 63 milioni di euro prendemmo con gli stessi soldi o poco più gente che ancora oggi rappresenta parte nevralgica del nostro organico, gente come Mertens, Callejon, Reina, Albiol e il fu Higuain, senza dimenticare l'ottimo Zapata che poi abbiamo rivenduto facendoci anche bei soldi. Gente che se oggi il Napoli volesse vendere, nell'attuale contesto economico, potrebbe farlo non solo rientrando dall'investimento di 5 anni fa, ma facendo pure una plusvalenza considerando i fondi d'ammortamento, lo stesso Higuain preso da noi a 40 milioni, è stato oggi rivenduto al Milan, via Juve, dopo stagioni oltreche sottotono, a 54 milioni complessivi. Oggi abbiamo venduto Jorginho alla stessa cifra a cui vendemmo all'epoca Cavani, e con gli stessi soldi ci abbiamo acquistato due calciatori, uno dall'Udinese, l'altro dal Betis, certamente ottimi prospetti, magari diventeranno fenomeni assoluti, ma numeri alla mano parliamo sempre di uno che ha fatto 10 presenze in A con una neopromossa e di un altro che ha fatto una stagione buona in mano ad un simil-Sarri.

E qui si scoprono le carte, perchè il sistema delle plusvalenze funziona fin quando riesci a vendere a cifre fuori mercato, fin quando pigli un calciatore ad X, lo rivendi ad X+1 e con quegli X+1 ci pigli tot calciatori che ti migliorano complessivamente la rosa o attraverso cui potrai puntare a plusvalenze future. Il problema di base è che ad oggi le cifre fuori mercato SONO il mercato, nello specifico quello calcistico, e non riesci più a vivere di plusvalenze, perchè oggi per sederti a parlare con Cairo di Belotti devi mettere sul piatto 50 milioni di euro, e deve andarti bene se chiudi a 60. A questo punto o sei così bravo/fortunato che ti va sempre bene tutto e quindi ogni acquisto che fai anche a due spicci si rivela un padreterno e quindi continui a vivacchiare di rendita, e questo non capita MAI, anche perchè non abbiamo gente che capisce di pallone e che sa muoversi come si deve, e anche chi ce l'ha non è detto che ciò porti sempre a risultati positivi (penso al Borussia in Germania, penso all'Udinese in Italia.. ) o le alternative sono due:

a) ti ridimensioni, e capisci che più di un tot non puoi fare e penso ancora al Borussia alle prese oggi con un diminuzione necessaria del monte ingaggi e con ambizioni diverse da quelle di 5/6 anni fa

b) lavori investendo certamente sui nomi, sulla gente che a pallone ci gioca, ma inizi anche a valutare l'ipotesi di incrementare il fatturato

Il punto è che ad oggi il Napoli non è nella posizione di poter incrementare il proprio fatturato senza ridimensionarsi, perchè per incrementare il fatturato devi investire e il Napoli non ha alle spalle gente che può farsi lo stadio nuovo e nello stesso anno spendere 100 milioni sul mercato. Io guardo al futuro con incertezza, perchè penso che il Napoli non sia più padrone del proprio destino, non essendo più nella posizione di poter decidere cosa essere da grande, ciò doveva avvenire nel 2013, nel post-Cavani, esattamente come dici tu, Alex. Nel lungo termine, siamo destinati a ridimensionarci, a vivere di gioie momentanee, ad essere la perenne squadra simpatia. Ora come ora, l'unica soluzione che vedo possibile è l'entrata in scena di un nuovo socio che aumenti il capitale e che investa in ciò in cui il pappone non ha mai investito. Ma a che pro? Se un investitore arriva a Napoli, ahivoglia a dirgli che tieni il bilancio in positivo e che hai vinto lo scudetto del fair play, ma se concretamente dal punto di vista patrimoniale tieni solo la gente che corre dietro la palla, ti stringe la mano, e ti saluta, come farebbe chiunque.
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Offline Alex88

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21593 il: 06 Agosto, 2018, 00:23:06 am »
Ma infatti sta cosa sarà ciò che porterà il Napoli ad accappottarsi, e ciò che secondo me indurrà De Laurentiis a vendere. Mi piacque l'espressione utilizzata da un utente (che ora mi sfugge) secondo cui il mercato calcistico ha conosciuto una forte inflazione. Quando abbiamo venduto Cavani nel 2013 incassando una cifra vicina ai 63 milioni di euro prendemmo con gli stessi soldi o poco più gente che ancora oggi rappresenta parte nevralgica del nostro organico, gente come Mertens, Callejon, Reina, Albiol e il fu Higuain, senza dimenticare l'ottimo Zapata che poi abbiamo rivenduto facendoci anche bei soldi. Gente che se oggi il Napoli volesse vendere, nell'attuale contesto economico, potrebbe farlo non solo rientrando dall'investimento di 5 anni fa, ma facendo pure una plusvalenza considerando i fondi d'ammortamento, lo stesso Higuain preso da noi a 40 milioni, è stato oggi rivenduto al Milan, via Juve, dopo stagioni oltreche sottotono, a 54 milioni complessivi. Oggi abbiamo venduto Jorginho alla stessa cifra a cui vendemmo all'epoca Cavani, e con gli stessi soldi ci abbiamo acquistato due calciatori, uno dall'Udinese, l'altro dal Betis, certamente ottimi prospetti, magari diventeranno fenomeni assoluti, ma numeri alla mano parliamo sempre di uno che ha fatto 10 presenze in A con una neopromossa e di un altro che ha fatto una stagione buona in mano ad un simil-Sarri.

E qui si scoprono le carte, perchè il sistema delle plusvalenze funziona fin quando riesci a vendere a cifre fuori mercato, fin quando pigli un calciatore ad X, lo rivendi ad X+1 e con quegli X+1 ci pigli tot calciatori che ti migliorano complessivamente la rosa o attraverso cui potrai puntare a plusvalenze future. Il problema di base è che ad oggi le cifre fuori mercato SONO il mercato, nello specifico quello calcistico, e non riesci più a vivere di plusvalenze, perchè oggi per sederti a parlare con Cairo di Belotti devi mettere sul piatto 50 milioni di euro, e deve andarti bene se chiudi a 60. A questo punto o sei così bravo/fortunato che ti va sempre bene tutto e quindi ogni acquisto che fai anche a due spicci si rivela un padreterno e quindi continui a vivacchiare di rendita, e questo non capita MAI, anche perchè non abbiamo gente che capisce di pallone e che sa muoversi come si deve, e anche chi ce l'ha non è detto che ciò porti sempre a risultati positivi (penso al Borussia in Germania, penso all'Udinese in Italia.. ) o le alternative sono due:

a) ti ridimensioni, e capisci che più di un tot non puoi fare e penso ancora al Borussia alle prese oggi con un diminuzione necessaria del monte ingaggi e con ambizioni diverse da quelle di 5/6 anni fa

b) lavori investendo certamente sui nomi, sulla gente che a pallone ci gioca, ma inizi anche a valutare l'ipotesi di incrementare il fatturato

Il punto è che ad oggi il Napoli non è nella posizione di poter incrementare il proprio fatturato senza ridimensionarsi, perchè per incrementare il fatturato devi investire e il Napoli non ha alle spalle gente che può farsi lo stadio nuovo e nello stesso anno spendere 100 milioni sul mercato. Io guardo al futuro con incertezza, perchè penso che il Napoli non sia più padrone del proprio destino, non essendo più nella posizione di poter decidere cosa essere da grande, ciò doveva avvenire nel 2013, nel post-Cavani, esattamente come dici tu, Alex. Nel lungo termine, siamo destinati a ridimensionarci, a vivere di gioie momentanee, ad essere la perenne squadra simpatia. Ora come ora, l'unica soluzione che vedo possibile è l'entrata in scena di un nuovo socio che aumenti il capitale e che investa in ciò in cui il pappone non ha mai investito. Ma a che pro? Se un investitore arriva a Napoli, ahivoglia a dirgli che tieni il bilancio in positivo e che hai vinto lo scudetto del fair play, ma se concretamente dal punto di vista patrimoniale tieni solo la gente che corre dietro la palla, ti stringe la mano, e ti saluta, come farebbe chiunque.
Eh

Leif Erikson

De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21594 il: 06 Agosto, 2018, 02:08:52 am »
Ma infatti ve l'ho detto già un mese fa e l'ho ripetuto poco più sopra.

Sui cartellini dei giocatori c'è un processo di "inflazione" cioè un aumento stabile dei prezzi. Inserisco le virgolette perché parlare di inflazione in questo caso è probabilmente improprio, casomai si potrebbe analizzare la questione da un punto di vista microeconomico e verificare che, nel mercato delle squadre di pallone approssimabile a un mercato in concorrenza perfetta, le forbici marshalliane di domanda e offerta si incontrano in un punto più alto rispetto a 4-5 anni fa, e quindi questo ha provocato un aumento dei prezzi dei giocatori. Concretamente il tutto è stato provocato dall'innaffiamento di soldi che proviene dalle televisioni e i ricavi strutturali dei club, in particolare riferimento alla Premier che ha fatto impazzire il sistema così come lo fece la serie A negli anni novanta.

Il problema però è che i ricavi, cioè i fatturati, sono rimasti costanti, quindi è diminuito il potere d'acquisto del club sul mercato.
Oggi il Napoli fa una campagna acquisti da Fiorentina perché il suo potere d'acquisto è paragonabile a quello della Fiorentina di 4-5 anni fa, quella che pigliava Borja Valero, Mario Gomez e via discorrendo; per lo stesso motivo di cui sopra, la Fiorentina questo tipo di operazioni non le riesce più a fare, è tutta una spirale verso il basso.
Poi lasciate stare che è un mercato incompleto, questo è dovuto al pappone, ma di base il problema ci sta.

Ci vuole una trasformazione radicale di questa società, la partnership con Amazon dev'essere solo l'inizio.
Il punto è che non credo De Laurentiis sia disposto a riformare la sua creatura, per le ragioni che abbiamo pazientemente elencato in questa settimane. E non è peregrino pensare che possa spostare le proprie attività su una piazza, Bari, che fattura di meno ma ha costi decisamente inferiori, quindi alla fine i profitti sono suppergiù gli stessi.

Che poi è un po' il problema atavico di Napoli: è abbastanza grande da sognare lo scudetto ma non abbastanza grande da vincerlo con le proprie forze, quelle del solo bacino d'utenza. E allora o acchiappi un patron italiano con una gestione manageriale della società, portata alla massimizzazione dei ricavi (nel mondo sportivo dello stivale non esistono) o acchiappi lo straniero che investe nel pallone per aprirsi una via nell'economia nazionale (cosa che già è difficile da vedersi in Italia, figurarsi qua, una zona degradata di un paese non appetibile per cause macroeconomiche).

Insomma da questa situazione grigia è più probabile che ci esci per tornare nel nero che per finire nel bianco.

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« Ultima modifica: 06 Agosto, 2018, 02:11:28 am da Starfred »

Online pappasouth

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De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21595 il: 06 Agosto, 2018, 07:29:10 am »
le forbici marshalliane, mannaccia alla madonna, gli schiaffoni a mano smerza che ti darei.

Online raistlin980

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21596 il: 06 Agosto, 2018, 08:10:29 am »
Ma infatti sta cosa sarà ciò che porterà il Napoli ad accappottarsi, e ciò che secondo me indurrà De Laurentiis a vendere. Mi piacque l'espressione utilizzata da un utente (che ora mi sfugge) secondo cui il mercato calcistico ha conosciuto una forte inflazione. Quando abbiamo venduto Cavani nel 2013 incassando una cifra vicina ai 63 milioni di euro prendemmo con gli stessi soldi o poco più gente che ancora oggi rappresenta parte nevralgica del nostro organico, gente come Mertens, Callejon, Reina, Albiol e il fu Higuain, senza dimenticare l'ottimo Zapata che poi abbiamo rivenduto facendoci anche bei soldi. Gente che se oggi il Napoli volesse vendere, nell'attuale contesto economico, potrebbe farlo non solo rientrando dall'investimento di 5 anni fa, ma facendo pure una plusvalenza considerando i fondi d'ammortamento, lo stesso Higuain preso da noi a 40 milioni, è stato oggi rivenduto al Milan, via Juve, dopo stagioni oltreche sottotono, a 54 milioni complessivi. Oggi abbiamo venduto Jorginho alla stessa cifra a cui vendemmo all'epoca Cavani, e con gli stessi soldi ci abbiamo acquistato due calciatori, uno dall'Udinese, l'altro dal Betis, certamente ottimi prospetti, magari diventeranno fenomeni assoluti, ma numeri alla mano parliamo sempre di uno che ha fatto 10 presenze in A con una neopromossa e di un altro che ha fatto una stagione buona in mano ad un simil-Sarri.

E qui si scoprono le carte, perchè il sistema delle plusvalenze funziona fin quando riesci a vendere a cifre fuori mercato, fin quando pigli un calciatore ad X, lo rivendi ad X+1 e con quegli X+1 ci pigli tot calciatori che ti migliorano complessivamente la rosa o attraverso cui potrai puntare a plusvalenze future. Il problema di base è che ad oggi le cifre fuori mercato SONO il mercato, nello specifico quello calcistico, e non riesci più a vivere di plusvalenze, perchè oggi per sederti a parlare con Cairo di Belotti devi mettere sul piatto 50 milioni di euro, e deve andarti bene se chiudi a 60. A questo punto o sei così bravo/fortunato che ti va sempre bene tutto e quindi ogni acquisto che fai anche a due spicci si rivela un padreterno e quindi continui a vivacchiare di rendita, e questo non capita MAI, anche perchè non abbiamo gente che capisce di pallone e che sa muoversi come si deve, e anche chi ce l'ha non è detto che ciò porti sempre a risultati positivi (penso al Borussia in Germania, penso all'Udinese in Italia.. ) o le alternative sono due:

a) ti ridimensioni, e capisci che più di un tot non puoi fare e penso ancora al Borussia alle prese oggi con un diminuzione necessaria del monte ingaggi e con ambizioni diverse da quelle di 5/6 anni fa

b) lavori investendo certamente sui nomi, sulla gente che a pallone ci gioca, ma inizi anche a valutare l'ipotesi di incrementare il fatturato

Il punto è che ad oggi il Napoli non è nella posizione di poter incrementare il proprio fatturato senza ridimensionarsi, perchè per incrementare il fatturato devi investire e il Napoli non ha alle spalle gente che può farsi lo stadio nuovo e nello stesso anno spendere 100 milioni sul mercato. Io guardo al futuro con incertezza, perchè penso che il Napoli non sia più padrone del proprio destino, non essendo più nella posizione di poter decidere cosa essere da grande, ciò doveva avvenire nel 2013, nel post-Cavani, esattamente come dici tu, Alex. Nel lungo termine, siamo destinati a ridimensionarci, a vivere di gioie momentanee, ad essere la perenne squadra simpatia. Ora come ora, l'unica soluzione che vedo possibile è l'entrata in scena di un nuovo socio che aumenti il capitale e che investa in ciò in cui il pappone non ha mai investito. Ma a che pro? Se un investitore arriva a Napoli, ahivoglia a dirgli che tieni il bilancio in positivo e che hai vinto lo scudetto del fair play, ma se concretamente dal punto di vista patrimoniale tieni solo la gente che corre dietro la palla, ti stringe la mano, e ti saluta, come farebbe chiunque.

Analisi largamente condivisibile.
Aggiungo solo che se pure il Napoli qua tenesse le strutture gli investitori se le sbattono in faccia al cazzo perchè NON RENDONO. Siamo un territorio di merda ragà.
Citazione da: Aurelio De Laurentiis
Bisogna ripetere, ripetere, vincere, vincere

Offline Moebius

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21597 il: 06 Agosto, 2018, 08:17:03 am »
ma gente tipo mark david chapman non esiste più?
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline calvin

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21598 il: 06 Agosto, 2018, 08:24:47 am »
le forbici marshalliane, mannaccia alla madonna, gli schiaffoni a mano smerza che ti darei.
:sisi:

Anzi io gli darei gli schiaffoni a capocchia smerza!
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline CharMeg

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #21599 il: 06 Agosto, 2018, 09:23:56 am »
le forbici marshalliane, mannaccia alla madonna, gli schiaffoni a mano smerza che ti darei.
:rotfl: rotfl: :rotfl:
moriremo tutti....ricordalo
È un dolore enorme.
É chiaro che il suo obiettivo é quello: lo scudetto, poi la Champions, dopodiché avrà sei milioni di persone ai suoi piedi pronte a tutto per lui e disposte a innalzarlo come dittatore illuminato con un colpo di stato.