La proposta di Cecchi Paone: "Spero di fare la doccia con i giocatori del Salerno"
Il giornalista-scrittore ha lanciato un appello per rompere il tabù sull'omosessualità nel mondo del calcio
Da Salerno, dove nella mattinata di ieri Alessandro Cecchi Paone ha presentato il suo libro “Il campione innamorato”, il giornalista-scrittore ha lanciato un appello per rompere il tabù sull’omosessualità nel mondo del calcio. “Vorrei che il Salerno calcio – ha detto – mi inviti in quei luoghi che sono considerati ancora inviolabili: il campo di calcio, prima o dopo la partita, e mi presenti come omosessuale alla tifoseria, e lo spogliatoio, per fare la doccia insieme agli altri giocatori, come avviene anche in palestra, e vedere che cosa succede. Questo e tanti altri i temi trattati da Alessandro Cecchi Paone, che ha dimostrato la sua teoria nel libro 'Il campione innamorato', presentato ieri alla libreria Guida. “Si perde facilmente quando si è infelici, costretti a negarsi o ad essere qualcosa di diverso da ciò che si è”. Nella giornata conclusiva del Campania Pride, il noto giornalista e conduttore televisivo, “salernitano di adozione”, come lui stesso si è definito, è ritornato nella città in cui ha partecipato alla prima parata nel 2005, dopo il proprio coming out, per illustrare il suo scritto, una riflessione sul razzismo strisciante che esiste nel mondo dello sport. “Ho raccontato storie toccanti di idoli sportivi del presente e del passato, che hanno sofferto per le loro storie d'amore omosessuali, perchè costretti a tacere, a mentire e a fingere di essere altro”. Se la prefazione al libro, scritta dal commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Cesare Prandelli, ha fatto molto discutere, per Cecchi Paone è sintomo di un messaggio ben preciso: “Il tabù supremo è sul punto di crollare: anche nel mondo del calcio è arrivato il momento in cui tutti possono dichiarare se stessi, grazie alla straordinaria umanità di un uomo, che rifiuta l'ipocrisia e la falsità di tanti colleghi”. A Prandelli è andato anche il plauso del presidente nazionale dell'Arcigay, Paolo Patanè, e del portavoce del Campania Pride, Antonello Sannino: “Ci sono molti terreni da esplorare e lo sport è uno di questi, giacchè è per definizione veicolo di lealtà e luogo d'incontro. Grande è l'impatto sociale del calcio: aprire uno spiraglio di verità su questo mondo equivale ad un'apertura sull'intera società, contro ogni pregiudizio”. Sebbene abbia ribadito la propria concezione di amore eterosessuale, anche il direttore generale del Salerno Calcio, Danilo Pagni, ha manifestato rispetto per il mondo gay. Paone ha infine individuato il vero problema del Paese nella classe dirigente “vecchia e maschile, educata dal fascismo e dalla chiesa, che impedisce all'Italia di progredire”.