Autore Topic: L'ombra del dubbio (Alfred Hitchcock, 1943)  (Letto 876 volte)  Share 

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Offline wendell

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L'ombra del dubbio (Alfred Hitchcock, 1943)
« il: 17 Marzo, 2012, 15:20:52 pm »


Zio Charlie - ricercato dalla polizia - torna in famiglia nella quieta cittadina californiana di Santa Rosa...
Architettura narrativa esemplare, tutta basata sulla suspense. Due sono gli interrogativi che segnano il racconto: chi ha fatto cosa? che accadrà? Intorno, Hitchcock vi costruisce un'atmosfera da "idillio violato" che certamente è alla base di Velluto Blu di Lynch: la tranquilla città di provincia e il candido immaginario della ragazza, macchiati dal crimine. L'illiceità del delitto è peraltro messa in discussione, alla Fritz Lang.
A mio parere il punto di debolezza del racconto è quello che in molti ritengono il punto di forza: il cast. I personaggi hanno tratti troppo delineati, contrariamente a quanto suggerirebbe il titolo: la brava ragazza, i fratellini intelligenti e simpatici, la madre tenera, lo zio che diventa rapidamente antagonista (solo nella prima scena, con Cotten a letto, teso e sudato, c'è un approccio psicologico davvero convincente). Per contro, nel rapporto intenso zio-nipote si scorge una forte tensione incestuosa.
Da vedere in inglese sottotitolato. Il doppiaggio italiano è ai livelli dei dinosauri rumeni che piacciono a Kurz (senza esagerare).

Voto: ***1/2
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline Guallera V.2

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Re:L'ombra del dubbio (Alfred Hitchcock, 1943)
« Risposta #1 il: 17 Marzo, 2012, 15:39:26 pm »
Uno dei miei Htichcock preferiti ed il personaggio di Joseph Cotten è uno dei primi cattivi anti-eroi, in largo anticipo sui tempi. Concordo con il doppiaggio, veramente assurdo ed ai limiti del ridicolo.