La chiusura, o la crisi nera, di posti come Guida, la vecchia Feltrinelli con Paolo e Carlo, Dante e Descartes, Treves, di cinema come il vecchio accademy (e chi è meno giovane sa di che parlo) o di cineforum come zero in condotto, dell'abbonamento annuale alla associazione Scarlatti (75milalire per 25 concerti di classica di alto livello)....la fine delle autoproduzioni e dei concerti in piazza ogni fine settimana, la totale morte dei luoghi di controinformazione......queste sono state botte bruttissime per questa cttà che negli anni novanta era la più viva e ricca di italia (e nessuno che in quesgli anni non fosse un bambino m,i può smentire).
La morte di questi luoghi è dovuta anche, se non soprattutto, all'imposizione di Hard Discount della cultura di bassissima lega come Fnac o i multisala dunque, francamente, non mi spiace manco un poco vederli fallire.....io non piango i loror morti come loro non hanno mai pianto i miei.
p.s. un unico pensiero ai lavoratori della Fnac (molti parttime o malpagati, ma pur sempre lavoratori) che rimarranno con una mano avanti ed una dietro.