
Proprio da quel «siete delle merde», pronunciato da Aurelione contro il calendario pilotato, sembra cominciato uno strano triangolo tra gli azzurri, gli arbitri e le milanesi.
Appena si parla di Milano il Napoli tira fuori il motorino. Ha mostrato la strada ai suoi il patron Aurelio De Laurentiis, abbandonando lo show della compilazione dei calendari su uno scooter senza casco. Proprio da quel «siete delle merde», pronunciato da Aurelione contro il calendario pilotato, sembra cominciato uno strano triangolo tra gli azzurri, gli arbitri e le milanesi. Il “motorino” della squadra di Walter Mazzarri, infatti, sono diventati proprio gli “aiutini” dei fischietti. Nessun complotto, ma una strana coincidenza che vede il Napoli regolarmente agevolato negli scontri diretti con le milanesi. E in particolare con i nerazzurri, come ha dimostrato la partita di Coppa Italia di mercoledì sera. Motta stende in area Cavani: rigore e vantaggio per i padroni di casa. Fallo di Maggio su Milito davanti a De Sanctis: l’arbitro lascia proseguire lasciando strada al successo dei partenopei. «C’erano due rigori assolutamente netti, Celi ne ha visto solo uno», ha attaccato Ranieri nel dopo-partita, «Rocchi all’andata in campionato e qui Celi: contro il Napoli gli episodi non sono mai favorevoli».
E il ricordo dei “misfatti” dell’arbitro Rocchi avrà riportato strani pensieri nella mente dei tifosi nerazzurri. Era la sesta giornata, Ranieri era all’esordio casalingo in campionato con l’Inter e riceveva il Napoli reduce dalla vittoria 2-0 sul Villarreal in Champions. Un dettaglio non da poco: era stata proprio la vicinanza tra gli impegni di coppa e le super sfide di campionato a far fuggire De Laurentiis. I 90’ sono un calvario per l’Inter: si comincia con un giallo inesistente a Obi e si finisce con il rigore che indirizza la partita. Il fallo è fuori area e costa l’espulsione allo stesso Obi (che va negli spogliatoi accompagnato da un infuriato Ranieri): Hamsik batte il penalty ma se lo fa parare da Julio Cesar. Il più veloce ad avventarsi sul pallone, però, è Campagnaro che segna. L’arbitro non si accorge che il difensore argentino era già in area al momento del tocco di Hamsik e convalida la rete. Ma non è solo l’Inter a recriminare, ci sono pure i cugini del Milan. I rossoneri sono stati sconfitti 3-1 all’andata al San Paolo, ma col rimpianto di un rigore non concesso (tocco di mano di Cannavaro in area) che poteva riaprire la partita.

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