Grassani «Conte potrebbe allenare durante la settimana»
FreeOpera Brera, un calcio al carcere
Nasce la prima squadra di detenuti iscritta regolarmente ai campionati ufficiali della FIGC in terza categoria
Sono tutti d'accordo, presidente, allenatore e calciatori. Forse c'è qualche lacuna tecnica da colmare, ma l'entusiasmo è alle stelle: il 28 settembre inizierà il campionato di terza categoria e la squadra scalda i motori per prepararsi all'esordio. Il FreeOpera Brera da quel giorno comincerà la sua avventura che potrebbe portarlo, risalendo tutti i nove livelli da cui è composto il campionato ufficiale della FIGC, fino alla serie A. Con una particolarità. Non farà mai trasferte, ma saranno sempre gli avversari a doversi confrontare sul suo campo. E sì, perché i giocatori del FreeOpera Brera non possono uscire dalle mura del carcere nel quale sono rinchiusi, ma questo succedeva anche prima di essere selezionati per far parte della squadra. «Per noi è una grande occasione - sostiene Mario, dentro da 17 anni (quando ancora esisteva l'Unione Sovietica, scherza) -. Gli allenamenti ci permettono di uscire dalle celle tre volte la settimana, ma per noi ciò che conta è avere qualcosa in cui credere e confrontarci con le persone che arrivano dall'esterno».