Calcioscommesse, giro di vite
Milano - Saranno interrogati sabato dal gip di Cremona Guido Salvini Vinko Saka e Alija Ribic, i due croati coinvolti nell’inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse che si sono costituiti questa mattina in Italia.
I due, latitanti dallo scorso giugno, sono arrivati in mattinata nel porto di Ancona e nel pomeriggio sono giunti nel carcere di Cà del ferro di Cremona.
Saka e Ribic si sono costituiti stamani in Italia, appena sbarcati nel porto di Ancona dal traghetto Regina Spalato. Il Gip Guido Salvini aveva emesso a giugno dello scorso anno un’ordinanza di custodia nei loro confronti per aver preso parte alle combine delle partite.
Dopo lo sbarco, avvenuto alle 7, i due sono stati presi in consegna da agenti delle Squadre mobili di Ancona e Cremona, e da poliziotti del Servizio centrale operativo e accompagnati in questura per essere identificati e per gli accertamenti di rito. Subito dopo verranno scortati a Cremona.
Saranno ascoltati venerdì 13 aprile, invece, Stefano Mauri e Cristian Brocchi. Le audizioni dei due giocatori della Lazio sono state inserite dalla Procura federale in due nuove date che comprendono anche il 12 aprile, quando saranno sentiti Dainelli (Chievo) e Milanetto (Padova). Sempre il 13 audizioni per Bertani (Sampdoria) e Shala (ex calciatore).
La svolta dell’inchiesta sul calcioscommesse arriverà «nel giro di 24/48 ore». E sarebbe clamorosa perché si parla dell’arresto di calciatori anche «del massimo campionato». L’annuncio arriva in diretta tv durante il Tg serale di La7. A farlo il direttore Enrico Mentana che ha ricordato che delle indagini si occupano diverse procure, come quelle di Cremona, Bari e Napoli. Se così fosse la cronaca documenterebbe una delle pagine più nere per il calcio italiano. Mentana, a sorpresa, non ha usato giri di parole ed è andato subito al sodo. Ha detto che il «mondo del calcio sta con il fiato sospeso perché è ormai certo che siamo alla vigilia di una nuova ondata di provvedimenti sullo scandalo del calcioscommesse. Si parla, entro 24/48 ore, di un’ondata di arresti che riguarderebbero anche calciatori del massimo campionato».
Affermazioni che dalla procura di Bari respingono con il silenzio. Quella di Bari è infatti la procura dalla quale è attesa la svolta. Anche perché nel capoluogo pugliese sono sottoposte ad indagini almeno 19 persone - tra cui nove ex calciatori biancorossi - coinvolte nella presunta combine di nove partite dello scorso campionato di serie A. Tra le partite truccate c’è anche il derby Bari-Lecce (finito 0-2) che permise ai giallorossi di centrare la salvezza proprio in casa dei biancorossi che erano già retrocessi in B. Tuttavia - filtra in ambienti giudiziari - l’attenzione degli inquirenti si sarebbe concentrata nelle ultime ore su un numero ridotto di indagati tra i quali vi sarebbero ex giocatori del Bari, il dirigente di un club pugliese, ristoratori e scommettitori. Posizioni che sarebbero state attentamente vagliate dal gip che ha esaminato le richieste avanzate dal procuratore Antonio Laudati e dal sostituto Ciro Angelillis.