Difesa: 3 - Quello visto ieri sera è un film horror degno di far seria concorrenza a Paranormal Activity. Oppure, per gli amanti del comico, il primo gol merita di finire nella bacheca della hall of fame di Mai dire gol. Altro che risate con "Natale a Cortina", ieri il primo assaggio di tragicomico è andato in onda al San Paolo, ore 20:48 circa. I lanci da 40 metri di Paolo "Pirlo" Cannavaro meriterebbero un approfondimento a parte.
Centrocampo: 4. Gargano corre stile Forrest Gump, Inler probabilmente ha un compito che va al di là delle sue possibilità fisiche, precludendo così anche la sua indiscutibile tecnica. Bisognerebbe seriamente pensare di rivedere un pò la filosofia di gioco
Fasce: 5. Il discorso qua è davvero sbalorditivo. Zuniga e Maggio, chi col pallone, chi senza, saltano i loro diretti avversari adattati a quel ruolo senza tanta difficoltà. L'unica cosa è che i cross al 90 per cento sono tra le mani di Stekelenburg; l'unico cross condito da una serie di finte e controsterzate, roba da far perdere la pazienza a Giobbe, è quello che viene sparato sul pianeta Namec da Marek Hamsik, sotto gli occhi di un San Paolo attonito e stranamente silenzioso.
Attacco: 5. Il pocho è sempre il solito pocho, che ci prova, ma si intestardisce nei dribbling. Quando finalmente riesce a coordinarsi, prende il palo! Esce lui e la luce si spegne. Hamsik sembra perseguitato dalla sfiga, ma riesce a trovare una conclusione degna di nota. Cavani? Che dire, praticamente assente, eppure tocca due palloni, fa un gol che viene annullato per un fallo che nemmeno Rodomonti o Ceccarini avrebbero osato fischiare e un assist per un fuorigioco che c'era.
Mazzarri: 3. Nessuno gli toglie il merito di aver portato una buona squadra in Champion's e, addirittura, di avergli fatto assaporare l'idea del tricolore. Ma un pò di autocritica ogni tanto farebbe bene a lui in primis. Le colpe sono sempre da dividere quando si sbaglia, infatti non è che la società e i giocatori siano esenti, ma se solo lui rivedesse il modulo che non paga se non si hanno i giocatori al 120 per cento, anzichè fare la caccia alle streghe o appellarsi all'ormai stucchevole giustificazione della Champion's, non saremmo a meno dieci dal terzo posto. Caro Walter non è mai troppo tardi per ammettere i propri errori e "solo gli stupidi non cambiano mai idea", specialmente se questa "revisione" consente di andare avanti decorosamente in campionato.